venerdì 24 dicembre 2010

Natale

Ascolto alla radio Stille Nachte, è un canto triste che un pò mi butta giù, eppure tra poco è Natale, la "Festa."
E' che la musica porta troppo indietro nel tempo, e fa rivivere cose oramai impossibili da ripetere.
Soprattutto sono le assenze, a far male: Mamma, papà, e i miei fratelli.
Ma non è giusto essere tristi questa sera, ho la mia Terry, le figlie e i nipotini che a breve rivolteranno casa facendomi fare le cose più assurde.
Buon Natale allora, a tutti!

mercoledì 8 dicembre 2010

Habemus... "Papy"



Dal nostro inviato:

Al primo punto del programma di Sua Santità Silvio I°, la riforma della "GIUSTIZIA CELESTE."
"E' ora di finirla con i vecchi parrucconi del passato." Questo il pensiero del Pontefice nell'udienza del lunedì ad Arcore.
"Basta con i professionisti del Paradiso" ha aggiunto, riferendosi a san Pietro, è uno che occupa quel posto da 2000 anni, e a parte una piccola parentesi da pescatore, non ha mai lavorato in vita sua."
"In fin dei conti è stato eletto da Uno solo, io invece ho avuto il 68,34% delle preferenze."
"E poi da indagini accurate, abbiamo acclarato che si tratta di un immigrato senza permesso di soggiorno, quindi clandestino!"
"E come tutti i poveracci è uno che odia, invidioso del succeso altrui, e poi è un nullafacente...appostamenti presso il Paradiso dei RIS, NOE, NOCS, SID, PG, CC, PS, EI, DIGOS, NU, e delle Giovani Marmotte alle dipendenze del cardinal Brunetta, hanno accertato che una volta timbrato il cartellino, lasciava il Paradiso per raggiungere l'osteria dei "Tre Galli" dove si ubriacava, cantando Bandiera Rossa e Bella Ciao!"
Silvio I° ha poi così concluso: "Noi riformeremo tutto nel nome dell'amore, e cancelleremo quello... Di Pietro!"

Purtroppo alla fine dell'udienza si sono contati alcuni casi di annegamento: I singhiozzi di commozione di Monsignor Bondi, gli evviva e gli alalà ricchi di saliva, schizzata dai vescovi Gasparri e La Russa, hanno causato acqua alta come a Venezia; Tra le vittime il cardinal Brunetta, sfuggito all'occhio dei soccorritori perchè finito sotto le sottane di Escort(a) di sua eccellenza Ghedini.

domenica 24 ottobre 2010

Dal Cantico dei Cantici...

Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati amica mia,
mia bella, e vieni!
Perchè, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se ne è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna...."

Notte insonne senza rimpianto; ne è valsa la pena, l'amica Radio a farmi compagnia, e in dono questi stupendi versi.


domenica 19 settembre 2010

Bandiera bianca

Marchionne infuria
L'opposizion ci manca
La coscienza sventola bandiera bianca...

E' un mondo nuovo quello in cui viviamo, e seppur altro non è, che uno dei tanti mondi possibili che sempre si susseguono, da un pò fatico a riconoscermi in esso. Stento ad accettarlo così diverso e lontano, dal mondo così vicino ma già irrimediabilmente passato che conoscevo.
Tutto è estraneo, freddo, formale, asettico anche il salutarsi e il ritrovarsi a sera: Pochi gesti per esprimere emozioni, ancor meno parole per sapere dell'altro, ci si guarda senza osservare, e si ascolta senza sentire.
E non c'è luce oltre il tunnel... solo clown che giorno e notte dal tubo catodico della tv, ci raccontano fiabe che resteranno tali, coinvolgendoci nella brutta rappresentazione di una società a misura di venditori di fumo, e di manipolatori di coscienze, in cui le percentuali di gradimento sostituiscono i sentimenti dell'uomo, dove tutto è monetizzato: Salute, istruzione, diritti, solidarietà...
Anche l'arcobaleno ha perduto il suo fascino, si sono appropriati anche dei colori facendoli di parte, così che il rosso è contro il verde, e il bianco lo è dell'arancione.
E' il caos, e neanche calmo... dove la pelle lascia posto al silicone i capelli alle setole, e il sorriso a 96 denti alle fregature!!
E financo Biancaneve, non accetta più caramelle da sconosciuti...

lunedì 6 settembre 2010

Connessione... finalmente!!!

....Due router sostituiti, interminabili telefonate al 187, rincorse ad amici praticoni di PC, smoccolamenti a piacere con inediti diversivi per l'occasione, e naturalmente inca..ature alla Polifemo ma... Ma infine Habemus Connessionem orca boietta!!
L'arretrato da leggere è tanto, e le risposte da dare pure, naturalmente mi ci metterò con piacere perchè la voglia di ritrovarvi tutti è grande Amici bloggers!

giovedì 19 agosto 2010

Il Mestiere del Vivere

C'è è vero, un mestiere più vecchio del mondo, ma forse non è quello, il più difficile, lo è probabilmente, il "Mestiere del Vivere."
Guardando indietro nel tempo vissuto, ti accorgi che mai lo è stato della stessa intensità, di gioia o sofferenza, speranza o delusione, incontri o addii, preghiera o imnprecazioni.
Ci sono giorni, a cui non basta una luce più forte perchè ci sia chiaro nel cuore.
Anzi, quel chiarore di più ancora scava buche, e lì ti rifugi lontano da parole e da occhi che ti guardano.
E si stà bene in quel buio che diventato amico, fà compagnia e protegge, perchè non c'è null'altro di buono, quando hai il buio nel cuore, che il buio intorno te.
Si, ti ripeti che è questa la vita, alti e bassi, continue fughe e inseguimenti, che tutto è gia scritto e che per ogni uomo è questo il destino: Ma ugualmente resti sorpreso dalla durezza del vivere, dalle continue curve che fanno sbandare, e che sempre ti lasciano un senso di inadeguatezza nell'affrontarle.
Ci si accorge allora, della precarietà di ogni cosa, compresa la vita, ma a noi non resta che viverla, perchè a guardarla per bene, è l'unico Bene che possediamo..


martedì 6 luglio 2010

Il piede del bimbo

Il piede del bimbo non sa di essere piede,
e vuole essere farfalla o mela.
Ma presto i vetri e le pietre,
le strade, le scale,
e i cammini della dura terra
insegnano al piede che non può volare,
che non può essere frutto rotondo sul ramo.
Il piede del bimbo allora è stato sconfitto,
è caduto in battaglia,
è stato fatto prigioniero,
condannato a vivere in una scarpa.

Pablo Neruda


Troppe volte ci sentiamo confinati in recinti piccoli e grandi, dove i sogni trovano la loro fine, e ogni desiderio o ambizione muore per sempre.
Non c'è luogo però, in cui poter rinchiudere la volontà di continuare a vivere comunque.
Ogni sconfitta seppur devastante non è MAI la fine, ognuno può essere ancora farfalla, frutto maturo sull'albero, e volare là dove si resta per sempre piede di bimbo.
Occorre solo un pò di coraggio: Slacciarsi la scarpa che tiene legati e gettarla lontano, e poi, RISCHIARE il cammino sui vetri...

domenica 23 maggio 2010

Vuolsi colà dove si puote......





Riconosco i meriti, quando ci sono...
ma lasciatemi almeno questa libertà!!!

domenica 16 maggio 2010

Il "Che"

Il governo del mondo comincia in noi stessi.
Non sono le persone sincere che governano il mondo, ma neppure le persone insincere.
Sono coloro che FABBRICANO in sè stessi una sincerità reale con mezzi artificiali e automatici; quella sincerità costituisce la loro forza....Saper illudersi bene, è la prima qualità di uno statista... (Fernando Pessoa)

....Il ritratto di che F. Pessoa fà degli statisti, calza perfettamente agli uomini politici che ci rappresentano(?) attualmente. [di destra, sinistra, e pure di centro comprese le estreme]

Ispirato da un post della mia amica Wilma, paragono per un attimo questi uomini, ad uno che per quello che della politica intendeva, ha messo in gioco e persa la propria vita: La distanza che lo separa da questi ultimi, è SIDERALE, e il risultato impietoso per i nostri:
"Il CHE" appunto.


venerdì 14 maggio 2010

L'Iscariota

Giuseppe Berto, è stato uno dei primi autori Italiani che ho amato.
Tra le sue opere ve nè una, che ho letto quasi tutta d'un fiato.
"La Gloria."
Linguaggio semplice con una drammaticità sottotraccia sempre viva, La Gloria, narra di Giuda Iscariota e del suo Tradimento a Cristo, ma la prospettiva di osservazione è da un punto di vista che non ti aspetti: Dalla parte di Giuda.
"Il Tradimento!"
Se nel passato significava soprattutto eventi che stravolgevano destini e storia di uomini e nazioni, oggi il riferimento è quasi solo in relazione all'Amicizia, e...all'Amore.
L'Amore...si, l'amore.
Essere traditi in amore è forse la causa di maggior sofferenza per chi ama, uomo o donna.
Sono troppi i significati da attribuire al Tradimento, chi lo subisce ne viene travolto in ogni aspetto personale, e sono tante le emozioni con cui misurarsi, alcune sconosciute che nascono e vivono solo quando si è traditi.
E si è impreparati ad affrontarli, perchè chi ama vive in un mondo proprio che non prevede delusioni, e ha occhi che guardano senza vedere, e orecchie che sentono senza capire: Il Tradimento per chi ama, è la tempesta che nessuno satellite ha mai neanche lontanamente prevista.
E' possibile sopravvivere ad un evento che coglie disarmati?
Io ho la mia risposta, che non può essere la stessa di nessun altro.
Di una cosa sono però certo, si soffre...



sabato 17 aprile 2010

Diaspore.

Dei quattro fratelli, sono l'unico, che ha avuto la forza, o la debolezza, di lasciare la Terra dell'emigrazione, e di far ritorno a quella di origine.
Dei due maggiori, uno è quasi svizzero, l'altro quasi tedesco.
Il minore che come me aveva scelto (?) Milano, riposa da pochi giorni in un piccolo cimitero, di un piccolo paese della Bassa Pavese, tra Mortara e Vigevano,
d'intorno al camposanto risaie, vecchie cascine e centri commerciali.
Entrambi abbiamo imparato ad amare la Lombardia e Milano, ma ugualmente, penso che ci sia qualcosa di ingiusto, nel doversi separare per sempre dalla propria Terra: Forse è proprio quella la morte definitiva, è un pò come essere un Milite Ignoto nella terra di nessuno; Nessuno, appunto.
Ma così è, è stato, e sarà.


domenica 14 marzo 2010

"Sua Efficenza"

Re Brunetta, arrivò a Montecitorio per il consiglio dei ministri, con un anticipo di 23 ore, 59 minuti e 57 secondi.
Ingaggiò immediatamente col Baume & Mercier che portava al polso, una disputa sui 3 secondi che mancavano alle 24 ore, perchè secondo lui l'orologio era in malafede.
Lo Svizzero se ne risentì molto, ma educatamente cercò di spiegare al ministro che, questa eventualità era assolutamente da scartare.
Partì allora in direzione orologio, una sequela di insulti: Sfascista, sindacalista, comunista, magistrato militante, fannullone, padre egoista, Santoro, cassintegrato a ufo, vegetariano, Pecoraro Scanio, amico di Di Pietro...lo Baume & Mercier subiva rassegnato la tiritera del Re, ma quando si sentì dare del Capezzone, gli cominciarono a girare tutte le rotelle, alzò all'istante una delle lancette nel "segno dell'ombrello" e urlò l'unica parola di Italiano conosciuta, e appresa da un collega che era stato al polso di un falso invalido napoletano, chepperò era nobile, anche se ora decaduto: MAVAFFANGULO!!!
"Sua Efficenza," benchè scosso dalla risposta del Tic-Tac Svizzero, non si perse d'animo e telefonò immediatamente al collega Alfano, per l'invio di ispettori all'interno della cassa.
Comunque, assunta una posizione yoga, ripetè mentalmente 9754980234 di volte: Faso tuto mì, faso tuto mì, sono il meglio, sono il meglio... ma voleva una conferma, allora individuato uno specchio vi si pose innanzi, e iniziò a interrogarlo: "Specchio specchio di Montecitorio, chi è il ministro più fico di tutto il Territorio?"
Ora lo specchio era di sana estrazione Democristiana, e il compromesso per lui era questione vitale e d'onore , cominciò quindi a consultare i vicini di parete, tutti rigorosamente Prima Repubblica. (Ma dov'è la Seconda?)
Ascoltò allora nell'ordine: Il quadro della Madonna di Pompei, l'autografo di Bearzot, una picconata di Cossiga, un saluto romano (dissimulato) di Alemanno, un digiuno di Pannella, una nuova linea politica di Rutelli, un baffino in barca di D'Alema, una finanziaria lacrime e sangue, un bacio (casto) di Casini, un franco tiratore, un compromesso storico, un Rospo, un Sim, un Sid, un Sifar, un Copasir, un programma etico di Mastella, un abusivo calabrese, un sorriso di La Russa, una eleganza di Gasparri, un dizioniario Dipietresco, una poesia di Bondi....
Infine aggiornò all'indomani le consultazioni, riproponendosi di inserire anche gli extraparlametari, e il movimento Magna-Magna di Palazzo Madama.
Sua Efficenza interpretò il silenzio dello specchio, come Silenzio-Assenso: Lo sapevo! "Son propi mì il più Fico dè tuti" e inginocchiatosi davanti all'immagine aureolata del Signor B. e dopo le preghiere, dormì il sonno del guerriero....

giovedì 11 febbraio 2010

Dedicato a Sara [?] di Roma o quasi, e ad un sogno bello e possibile...




E NON IMPORTA NIENT'ALTRO

Così vicino, non importa fino a dove
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
dobbiamo sempre credere in chi siamo
E non importa nient'altro

Non mi sono mai aperto tanto a questo mondo
La vita è nostra, la viviamo a modo nostro
Non è solo per dire tutte queste parole
E non importa nient'altro

Fidati, io cerco e trovo in te
Ogni giorno è qualcosa di nuovo
Mente aperta per un modo diverso di vedere le cose
E non importa nient'altro

Non mi è mai importato di quello che fanno
Non mi è mai importato di quello che sanno
Ma io so

Così vicino, non importa fino a dove
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
dobbiamo sempre credere in chi siamo
E non importa nient'altro

Non mi è mai importato di quello che fanno
non mi è mai importato di quello che sanno
Ma io so

Non mi sono mai aperto a questo modo
La vita è nostra, la viviamo a modo nostro
Non è solo per dire tutte queste parole
E non importa nient'altro

Fidati, io cerco e trovo in te
Ogni giorno io cerco e trovo in te
Mente aperta per un modo nuovo di vedere le cose
E non importa nient'altro

Non mi è mai importato di quello che dicono
Non mi è mai importato di quello che fanno
Non mi è mai importato di quello che fanno
Non mi è mai importato di quello che sanno
Ma io so

Così vicino, non importa fino a dove
Non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
Dobbiamo sempre credere in chi siamo
No, non importa nient'altro

Si cara amica... e non importa nient'altro! Un abbraccio, no, DUE!!

giovedì 4 febbraio 2010

La spina nel cuore

C'è in noi un mondo intero, che escludiamo all'intero mondo.
E' una terra che ha mura altissime, fossati e ponti levatoi, giuda e spie ne restano fuori: Solo occhi sensibili e amici veri, ne percepiscono l'esistenza.
E' un mondo senza sole quello che abita in noi, ci dà freddo anche quando bruciamo al caldo di una risata, che bussa ed entra senza mai aspettare un si, che scuote e svuota un corpo forte, e spezza l'anima più pura.
E' la nostra "Spina nel cuore."
E' la pena che nessuna sa, è il dolore che tacciamo, è la tristezza che ci coglie improvvisa in un momento qualunque, che lascia senza fiato o voglia di null'altro che non sia buio e silenzio.
Eppure, respiriamo, cantiamo, ridiamo, amiamo, viviamo.
Dolore e vita si fondono in noi, ci confondono mostrando più mondi possibili, un attimo è luce, l'altro oscurità.
La mia spina nel cuore, è Gabriel, il mio nipotino.
La mia vita, luce, gioia, è Gabriel, il mio nipotino.


giovedì 21 gennaio 2010

Io & Mario

Per me e Mario, sino ai 15 anni stesso paese, strada, amici, scuola. (poca e con scarso profitto)
Poi per me la città, per lui ancora il paese.
Da allora la mia vita non fu più la stessa: nuova parlata, amici, lavoro, ambizioni, prospettive.
Per Mario il tempo rimase in pausa: solita parlata, amici, ambizioni (zero),
prospettive (zero), fortuna per lui che anche il bar e la birra, rimasero in stand-by.
Anno dopo anno, come da procedura del Buon Meridionale, alla festa del paese, scendevo "giù" a casa, e come vuole la regola dell'emigrante, contaminato pure dalla nuova vita.
Accento del Nord (pardòn, padano), abiti tendenza, auto e un pò di danè, poi fidanzata, moglie, figlie e tutta una serie di benefit da status del "progredito."
Anno dopo anno il Mario era sempre lì: Bar centrale, sedia, gambe accavallate, tavolino con sù la solita Peroni, sigaretta tra le labbra, sorriso beato.
Beh, son quasi vecchio, buona parte della vita l'ho spesa a far progetti, e a rincorrere traguardi in città diverse, lontane dal paese.
Mario no! Dopo 40 anni l'unico, vero cambiamento nel suo tran-tran, è stato il cambio di birra: dalla Peroni in bottiglia, è passato alla Peroni alla "spina!"
In soldoni: io ho i miei progetti realizzati, (non tutti per carita! e con quanta fatica) LUI... ha il suo tavolino al bar centrale, gambe accavallate, birra sempre fresca, sigaretta, e sorriso da nobel per la pace!
Sorry, ma a stò punto la domanda sorge spontanea: Ma tra i due, chi il furbo, e chi il fesso? ....
.....Mio Dio, ho un TERRIBILE dubbio!!!

Sapete che c'è? Mi/Vi dedico questa canzone, che mi riporta al tempo del "Bar Centrale!"

sabato 16 gennaio 2010

5 giorni a Taormina....senza blog!

Una amica blogger rifletteva che, l'amicizia definita "Virtuale," è vera amicizia.
L'anonimato e la lontananza, le remote possibilità di incontro, non ne diminuiscono il valore.
E' l'antica Agorà, il luogo in cui i lati tenuti in ombra, le sensazioni intime, idee e concetti inespressi, perchè, comunque c'è un "obbligo sociale" da osservare, possono prendere forma e vivere.
Ma non è la fiera dei sentimenti repressi, è molto di più, è il sapere che quel lato oscuro trova accoglienza, è la certezza che oltre al denaro, in quest'universo in cui tutto pare in funzione della superficialità, è ancora possibile l'incontro con l'altro.
"Qui" nessuno, è veramente solo.
A volte sembra di percepire l'amicizia virtuale, come una forza capace di penetrare e poi fermarsi, in quelle che sono sede e fonte di ogni sentimento... Cuore e mente.
E se brutti incontri sono comunque possibili, questo è un rischio da accettare, in fondo ogni nostra azione o pensiero, ha un rischio possibile.
In questi giorni mi sono mancati i miei amici Bloggers... Mi siete, mancati!
Ho da leggere molti post, e da condividere altrettanti momenti, e mi accingo a farlo, con vero piacere!