venerdì 28 gennaio 2011

Racconti romani

Il gruppetto era formato da 5 persone inviate da Fini: Un appuntato e un tenente dei carabinieri, due questori della Camera dei Deputati, e un questurino della Digos.
I 5 avevano l'ordine di irrompere negli uffici del Presidente del Senato, e di ARRESTARLO!

"Minchia signor tenente!" Esclamò l'appuntato Pasqualone Cacace di Canicattì appiattendosi dietro un angolo, "Ombre sospette ci sono!"
Infatti alla loro destra comparvero inviate da Schifani: 2 agenti della Polizia di Stato, due questori del Senato e un vicequestore del commissariato di Monteporzio.
I 5 avevano l'ordine di irrompere negli uffici del Presidente della Camera dei Deputati, e di ARRESTARLO!

"Si fermi signor questore!" esclamò l'agente Vicenzino Piccirello di Santa Maria Capua a Vetere, "Ombre sospette ci sono!"
Alla loro sinistra infatti proceduto da un rumore di zoccoli, avanzavano al trotto 5 corazzieri inviati da Napolitano che, si era rotto le balle sia di Fini che di Schifani, i 5 avevano l'ordine di irrompere nei loro uffici, e di ARRESTARLI entrambi!

Il capodrappello alzando il braccio segnalò di fermarsi, dirimpetto a loro infatti strisciavano col "passo del leopardo," 5 borghesi, guardie private del Presidente del Consiglio con l'ordine di ARRESTARE Napolitano.

"Fermi, fermi!" Esclamò voltandosi il capomissione Sam Buca, "Ombre sospette ci sono!"
In fila indiana avanzavano con attenta cautela, 2 agenti della Polizia Giudiziaria, 2 di quella Penitenziaria e un questore aggiunto di Rebibbia: I 5 avevano un mandato di ARRESTO per il Berlusca!

Da una porta nei pressi infatti, 5 ombre di colore verde si bloccarono all'istante.
Era una Ronda Padana con 4 guardie e il Trota, a cui commosso il Senatùr aveva
affidato il comando, non senza però prendere le dovute precauzioni.
Della Ronda facevano parte: Sandro Ticino, Andrea Naviglio e i gemelli Germano e Ambrogio Po, detti Popò!
I 5 avevano l'ordine di irrompere nell'ufficio di Casini, e padanamente ARRESTARLO!

Improvvisamente i gemelli Popò agguantarono il Trota per le pinne bloccandolo: "Damatrà n'mument" disse L'Ambrogio, "Me par cù vist un pù de ggent!"
Infatti un chiacchiericcio sempre più alto, stava sostituendo il silenzio di Montecitorio.
Una folla infatti, dall'aria decisamente INCAZZATA, stava invadendo i corridoi del Transatlantico, e tutti avevano un solo pensiero: Mandare a aff....lo finalmente, tutti i presunti "onorevoli."
E come diceva il buon Totò: "Onorevole? Ma mi faccia il piacere!!!"