sabato 23 luglio 2011

" FIDO "

In principio il cane era soltanto “Fido”.
Ma era il tempo in cui Berta filava, la bestemmia era un reato e non si poteva sputare per terra. Il nonno fumava trinciato, i maestri a scuola picchiavano i bambini, i contadini non sapevano quanto era buono il formaggio con le pere, i piccoli andavano a letto dopo carosello, Topolino era ancora una macchina, Andreotti ministro, quando pioveva il Governo era ladro, e ai cani i loro padroni cacca libera: Ovunque.
-Poi il cane divenne Bobby.
Berta filava a tutto boom, non si poteva più sputare per terra ma la bestemmia tirava ancora, il nonno era passato al Toscano, i maestri a scuola picchiavano -poco- i bambini, i contadini apprezzavano il formaggio ma non le pere, i piccoli andavano a letto dopo Studio Uno, Topolino sfrattato dalla Seicento tornato al fumetto, Andreotti ancora ministro, se pioveva il Governo era sempre ladro, e ai cani i loro padroni cacca libera: Ovunque.
-Poi il cane fu Zorro.
Ma già Berta era in cassa integrazione, la bestemmia non era più reato ma si sputava nel piatto in cui si mangiava, i maestri a scuola rispondevano al Telefono Azzurro, i contadini smesso il formaggio (troppo colesterolo) si facevano le pere, i piccoli andavano a letto dopo il film a luci rosse, Topolino divenne una star su Sky, Andreotti ancora ministro, se pioveva il governo era sempre ladro, e ai cani i loro padroni cacca libera: Ovunque.
-Poi il cane fu Arturo, o Cicci, oppure Bibì e Bibò.
Ma Berta oramai è una precaria depressa, bestemmia o sputo per terra non frega più a nessuno, il nonno è all'ospizio (pardòn casa di riposo), a scuola i bambini picchiano i maestri, il contadino ha le scarpe strette e il cervello in tilt, i piccoli mandano a letto i genitori dopo la pubblicità di Barbie e di Big-Jim, Topolino senza identità in cura dallo psichiatra, Andreotti in pensione (d'oro), piove o non piove il Governo sempre ladro, e ai cani i loro padroni cacca libera: Ovunque.
-Da Fido a Bibì e Bibò molto è cambiato, resistono il Governo ladro, e i padroni con i cani dalla cacca libera, ovunque.
Per quanto riguarda il Governo ladro, c'è poco da fare: Rassegnamoci
Per la cacca libera ovunque i cani non hanno colpe, è la loro natura: Ma i loro padroni si.
Ma è proprio impossile rispettare la disposizione di legge, che impone ai padroni dei cani, di raccogliere le feci dei propri amici a quattro zampe, e alle figure preposte a farla osservare?
Le aree di verde attrezzate per i bambini, i molti marciapiede, e i cittadini tutti, ringrazieranno certamente.

sabato 18 giugno 2011

In fretta...troppo in fretta!




Osservo i campi di grano già mietuti, e penso che solo poche settimane fa, erano ancora sul verde.
Veramente ogni cosa, và troppo in fretta.
Bruciamo ogni evento come fosse una ragione di vita o di morte: Infanzia, adolescenza, prima volta, studi, lavoro, sentimenti, liti e addii, bici, moto, macchina, viaggi... Tutto passa velocemente, senza avere il tempo di poter assaporare ciò che si vive: Ma èquesto il vivere?
Pavese, mi riconcilia col mondo... e un pò mi intristisce.

sabato 23 aprile 2011

Santa Pasqua... a:

Syl, Wilma, Miranda, Samantha, Annamaria, Sara, Aldo, Franca, Giacynta, Selene, Luz, Fenice, Fabrax, Lupo, Incontro all'Infinito, Antonella, Quando sono io, Lella Costa, Jaqueline, Volo Libero, Stefania e dintorni, Il buio è qui, Tintarella di luna, Asha, e naturalmente ad ognuno di voi, con cui casualmente mi incontro!


martedì 22 febbraio 2011

La radio questa sconosciuta...



L'influenza con corredo di febbre mi tiene a letto, niente Tv, poco pc, ma in compenso tanta radio. Decido di fare il salto della quaglia, e scarto decisamente la politica abbandonando Radio24, Radio Radicale e affini, compresa Radio Maria.
Ascolto naturalmente Radio-Tre, che è veramente una benedizione se penso ai soliti deprimenti conciliaboli della Tv. Ragazzi un vero spasso! Si spazia dal finale del 3° atto della Manon Lescaut, al sorprendendte audio delle prove della Filarmonica Alla Scala, con un Maestro Arturo Toscanini inca........mo con gli orchestrali, arrivando agli insulti urlati che, un pò mi delude e sorprende, perchè fà tanto Sgarbi...evvabbè per Toscanini... Poi bella sorpresa col libro raccontato a puntate, Linea D'ombra, di Joseph Conrad, mentre domenica sera ascolto il finale del film FURORE di John Ford: Grande emozione perchè ne ricordo la lettura del romanzo di John Steinbeck, di cui ho letto quasi tutto, e anche perchè mi riporta alla mia infanzia, quando con mamma si stava attaccati alla grande Radiomarelli, unico collegamento col mondo reale, e della fantasia.
Insomma, influenza si, ma per una volta i benefici superano quasi i costi!

venerdì 28 gennaio 2011

Racconti romani

Il gruppetto era formato da 5 persone inviate da Fini: Un appuntato e un tenente dei carabinieri, due questori della Camera dei Deputati, e un questurino della Digos.
I 5 avevano l'ordine di irrompere negli uffici del Presidente del Senato, e di ARRESTARLO!

"Minchia signor tenente!" Esclamò l'appuntato Pasqualone Cacace di Canicattì appiattendosi dietro un angolo, "Ombre sospette ci sono!"
Infatti alla loro destra comparvero inviate da Schifani: 2 agenti della Polizia di Stato, due questori del Senato e un vicequestore del commissariato di Monteporzio.
I 5 avevano l'ordine di irrompere negli uffici del Presidente della Camera dei Deputati, e di ARRESTARLO!

"Si fermi signor questore!" esclamò l'agente Vicenzino Piccirello di Santa Maria Capua a Vetere, "Ombre sospette ci sono!"
Alla loro sinistra infatti proceduto da un rumore di zoccoli, avanzavano al trotto 5 corazzieri inviati da Napolitano che, si era rotto le balle sia di Fini che di Schifani, i 5 avevano l'ordine di irrompere nei loro uffici, e di ARRESTARLI entrambi!

Il capodrappello alzando il braccio segnalò di fermarsi, dirimpetto a loro infatti strisciavano col "passo del leopardo," 5 borghesi, guardie private del Presidente del Consiglio con l'ordine di ARRESTARE Napolitano.

"Fermi, fermi!" Esclamò voltandosi il capomissione Sam Buca, "Ombre sospette ci sono!"
In fila indiana avanzavano con attenta cautela, 2 agenti della Polizia Giudiziaria, 2 di quella Penitenziaria e un questore aggiunto di Rebibbia: I 5 avevano un mandato di ARRESTO per il Berlusca!

Da una porta nei pressi infatti, 5 ombre di colore verde si bloccarono all'istante.
Era una Ronda Padana con 4 guardie e il Trota, a cui commosso il Senatùr aveva
affidato il comando, non senza però prendere le dovute precauzioni.
Della Ronda facevano parte: Sandro Ticino, Andrea Naviglio e i gemelli Germano e Ambrogio Po, detti Popò!
I 5 avevano l'ordine di irrompere nell'ufficio di Casini, e padanamente ARRESTARLO!

Improvvisamente i gemelli Popò agguantarono il Trota per le pinne bloccandolo: "Damatrà n'mument" disse L'Ambrogio, "Me par cù vist un pù de ggent!"
Infatti un chiacchiericcio sempre più alto, stava sostituendo il silenzio di Montecitorio.
Una folla infatti, dall'aria decisamente INCAZZATA, stava invadendo i corridoi del Transatlantico, e tutti avevano un solo pensiero: Mandare a aff....lo finalmente, tutti i presunti "onorevoli."
E come diceva il buon Totò: "Onorevole? Ma mi faccia il piacere!!!"