domenica 14 marzo 2010

"Sua Efficenza"

Re Brunetta, arrivò a Montecitorio per il consiglio dei ministri, con un anticipo di 23 ore, 59 minuti e 57 secondi.
Ingaggiò immediatamente col Baume & Mercier che portava al polso, una disputa sui 3 secondi che mancavano alle 24 ore, perchè secondo lui l'orologio era in malafede.
Lo Svizzero se ne risentì molto, ma educatamente cercò di spiegare al ministro che, questa eventualità era assolutamente da scartare.
Partì allora in direzione orologio, una sequela di insulti: Sfascista, sindacalista, comunista, magistrato militante, fannullone, padre egoista, Santoro, cassintegrato a ufo, vegetariano, Pecoraro Scanio, amico di Di Pietro...lo Baume & Mercier subiva rassegnato la tiritera del Re, ma quando si sentì dare del Capezzone, gli cominciarono a girare tutte le rotelle, alzò all'istante una delle lancette nel "segno dell'ombrello" e urlò l'unica parola di Italiano conosciuta, e appresa da un collega che era stato al polso di un falso invalido napoletano, chepperò era nobile, anche se ora decaduto: MAVAFFANGULO!!!
"Sua Efficenza," benchè scosso dalla risposta del Tic-Tac Svizzero, non si perse d'animo e telefonò immediatamente al collega Alfano, per l'invio di ispettori all'interno della cassa.
Comunque, assunta una posizione yoga, ripetè mentalmente 9754980234 di volte: Faso tuto mì, faso tuto mì, sono il meglio, sono il meglio... ma voleva una conferma, allora individuato uno specchio vi si pose innanzi, e iniziò a interrogarlo: "Specchio specchio di Montecitorio, chi è il ministro più fico di tutto il Territorio?"
Ora lo specchio era di sana estrazione Democristiana, e il compromesso per lui era questione vitale e d'onore , cominciò quindi a consultare i vicini di parete, tutti rigorosamente Prima Repubblica. (Ma dov'è la Seconda?)
Ascoltò allora nell'ordine: Il quadro della Madonna di Pompei, l'autografo di Bearzot, una picconata di Cossiga, un saluto romano (dissimulato) di Alemanno, un digiuno di Pannella, una nuova linea politica di Rutelli, un baffino in barca di D'Alema, una finanziaria lacrime e sangue, un bacio (casto) di Casini, un franco tiratore, un compromesso storico, un Rospo, un Sim, un Sid, un Sifar, un Copasir, un programma etico di Mastella, un abusivo calabrese, un sorriso di La Russa, una eleganza di Gasparri, un dizioniario Dipietresco, una poesia di Bondi....
Infine aggiornò all'indomani le consultazioni, riproponendosi di inserire anche gli extraparlametari, e il movimento Magna-Magna di Palazzo Madama.
Sua Efficenza interpretò il silenzio dello specchio, come Silenzio-Assenso: Lo sapevo! "Son propi mì il più Fico dè tuti" e inginocchiatosi davanti all'immagine aureolata del Signor B. e dopo le preghiere, dormì il sonno del guerriero....