sabato 17 aprile 2010

Diaspore.

Dei quattro fratelli, sono l'unico, che ha avuto la forza, o la debolezza, di lasciare la Terra dell'emigrazione, e di far ritorno a quella di origine.
Dei due maggiori, uno è quasi svizzero, l'altro quasi tedesco.
Il minore che come me aveva scelto (?) Milano, riposa da pochi giorni in un piccolo cimitero, di un piccolo paese della Bassa Pavese, tra Mortara e Vigevano,
d'intorno al camposanto risaie, vecchie cascine e centri commerciali.
Entrambi abbiamo imparato ad amare la Lombardia e Milano, ma ugualmente, penso che ci sia qualcosa di ingiusto, nel doversi separare per sempre dalla propria Terra: Forse è proprio quella la morte definitiva, è un pò come essere un Milite Ignoto nella terra di nessuno; Nessuno, appunto.
Ma così è, è stato, e sarà.


26 commenti:

  1. Caro amico anche io sono molisana come te (della provincia di isernia) ed anche io tornerò al termine della mia vita lavorativa (forse per questo sto scalpitando per andare in pensione).Quindi capisco la tua scelta...Abbraccio Annamaria

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  2. Condoglianze per tuo fratello. Immagino la tristezza del perdere definitivamente( almeno su questa terra)un nostro caro parente. Una parte di noi che se ne va, chissà dove...

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  3. Caro Gianni, mi ispiace tanto per la tua dolorosa perdita, un fratello è una parte di te, proprio come un figlio, una estensione del tuo essere, che per quanto diversa e magari contrastante ( mia sorella ed io siamo come il giorno e la notte), è comunque dentro di te, così strettamente vincolato, fisicamente e nei ricordi.
    Ti stringo in un abbraccio affettuoso.Syl

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  4. anche io penso vi sia un qualcosa di ingiusto nel doversi separare per sempre dalla propria terra. Ma del resto quanto senso ha parlare di giustizia ed ingiustizia?
    Così è - così sarà.
    Tara B.

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  5. @Annamaria: I ritorni come le partenze, sono faticosi.
    Ogni sogno ha il proprio opposto: La Realtà.
    Noi, siamo condannati a vivere entrambe le esperienze, e in un modo o nell'altro ne veniamo segnati.
    In bocca al lupo cara "Paesana."
    p.s. Io vivo in costa, e nei giorni di sereno, le isole Tremiti pare toccarle, ma sono un vecchio Alpino, e le tue montagne le amo ancora di più!

    @Angelo azzurro: Grazie cara Angelo, si, una parte di noi finisce, quando una persona che hai molto amato ci lascia per sempre.
    Ci salva una misteriosa sensazione, che trasforma una fine in un nuovo inizio.

    @lasettimaonda: Ciao cara Syl, non dubitavo del tuo affetto, ma è bello sentirlo.
    Anche noi eravamo diversi in molte cose, tranne che nell'esserci sentiti sempre Fratelli.
    E questo sarà per sempre.
    Sono in arretrato coi tuoi post, ci sentiremo presto.
    Un abbraccio.

    @Tara Blanche: La separazione definitiva dalla Terra d'origine, tra molte cose, è quella che più mi ha dato sofferenza.
    Ma dici bene, anche se di ingiustizia si tratta, l'Universo continuerà ugualmente, ad essere ciò che è... nonostante tutto.
    Grazie della visita, ricambierò.

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  6. Mi viene spontaneo stringerti in un abbraccio pieno di lacrime e sorrisi e non dirti nulla, guardarti negli occhi e sperare che al più presto trovino spunti di gioia.
    mi piacerebbe regalarti un mazzolino di fiori variopinti dai petali setosi ed umidi di rugiada, vedere il tuo sorriso fugace.
    Voglio immaginarti così, ed anche se un pezzo della tua vita se ne andato per sempre, accogli le mie parole come una sorella in questo mondo tanto complicato.

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  7. Caro Gianni,
    ti abbraccio sgomenta. Mi fai riflettere sull'amore sconfinato che ho nelle mie sorelle, così diverse da me eppure così tanto amate. Sarebbe insopportabile perderle, non poterle più rivedere, parlare loro, inebriarmni dei loro sorrisi. Per questo ti abbraccio ancora più forte.
    La condivisione delle origini, dei colori, dei dialetti.
    Io sono un milite ignoto in terre ignote. Nata a Torino ma con genitori che da sempre portano la basilicata nel cuore. Non mi sento nè sud tantomeno nord. Vorrei anche io una terra da amare, forse è per questo che vivo di volti e di parole. Non avendo terra prendo anime. Per questo soffro così immensamente gli abbandoni. Per questo ti abbraccio ancora una volta, con affetto e la solita grande stima.

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  8. @Luz: Ho sentito il tuo abbraccio cara amica, e il mazzolino di fiori è come se l'avessi qui con me...grazie anche per esserti definita Sorella!
    E' bellissimo, mi hai fatto commuovere.

    @Minu: Ti scopro Lucana, cara Minu!
    Anche tu persa dunque, in quel duplice amore che a volte ci confonde.
    L'affetto per la Terra d'origine, e la gratitudine, ma non solo, per quella di adozione.
    E' il destino di molti, e mi piace essere in tua compagnia!
    ..."Non avendo terra prendo anime."...
    Questa frase vale come un intero romanzo, bello e sofferto.
    Grazie Minu per il tuo abbraccio.

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  9. Ciao Gianni, leggo ora di questo tuo dolore, che ti riporta, inevitabilmente, a ripensare alle tue radici. Sono dispiaciuta per te, profondamente,e non so dirti di più perchè non dispongo delle parole che siano in grado di esprimere l'emozione che sento...

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  10. Gianni....sei un mito!
    Le tue belle parole mi fanno sempre sorridere e riflettere!
    Eddaì, non mi ricordavo più di "dove fai volontariato"...non posso sgarrare, ma tu puoi darmi una mano: magari qualcuno sa se la cannabis in infusione è irritante per lo stomaco: dolori tipo gastrite ed il neuro non ha casistica da consultare, sono la prima, così nel dubbio ho preso un bel gastroprotettore, prima di ritrovarmi con l'ulcera!
    Un bacio grosso come una casa!Syl

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  11. Amico mio mi dispiace e comprendo il tuo dolore.
    Ti abbraccio.

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  12. Ciao cara Syl, sapevo che avresti colto il lato umoristico, della mia nota al tuo post!
    Comunque...in effetti il tipo di utilizzo che ne fai, è perlomeno "insolito," almeno per quanto riguarda la mia conoscenza.
    In comunità tra i ragazzi, ho cercato molto alla lontana, (per non aprire nuovi orizzonti!) di sapere di eventuali esperienze in "quel" senso...niente.
    Al Ser.T. dove ho dei riferimenti professionali certi, la ricerca di notizie è stata vana, come dici tu, non c'è una casistica.
    Uno dei medici mi diceva che, probabilmente è possibile trovarne traccia, nella letteratura medica anglosassone...sorry!
    La "sostanza" è comunque un MIORILASSANTE, non dovrebbe dare particolari controindicazioni, naturalmente se assunta nelle dosi controllate.
    Un gastroprotettore comunque, contribuisce ad evitare possibili ricadute negative.
    E questo è quanto.
    Credo che avrai già cercate in rete, altre notizie, di seguito trascrivo alcuni indirizzi web che potrebbero esserti utili, se già non li hai visitati:
    www.pazienticannabis.org
    www.medicalcannabis.it
    www.fuoriluogo.it/forum/index.pht
    Alla prossima settimana, sarò fuori qualche giorno, senza pc!
    Ciao ciao!

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  13. Buongiorno.
    Chiedo scusa dell'intrusione.
    Ho seguito il percorso fino ui a partire dal blog di Syl... sulle tracce dei "nostri" figli aggiunti.
    Io sono l'ultima di 4 figlie femmine.
    E la mia sorella maggiore, quasi una vice-mamma, riposa nel cimitero del mio minuscolo paesino Carnico già da 25 anni.
    Perciò questo sprazzo di ricordi mi ha trattenuta qui...
    Un saluto che percorre tutto questo bellissimo Paese. Da nord a sud senza distinzioni nè confini.

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  14. Grazie Gianni, li consulterò al più presto!Bacio!Syl

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  15. Passo per un saluto :) e aggiungo che la lettura può distrarre anche da momenti tristi. Buona giornata

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  16. Caro Gianni, sai che sono facilmente suscettibile, ormai ci "fequentiamo" da un pò!
    Se vieni da me, c'è spiegato cosa mi ha urtata di quella notizia, così da provocare la mia ribellione.
    Fabio, come me, è ammalato da diversi anni e ha colto al volo il "puzzo di bruco"!!
    Un bacio!Syl

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  17. "La vita è bella". Quale vita? La vita di tutti? E'un'affermazione incompiuta, ha più a che vedere con i modelli filosofici di utopia.
    La vita di ogni singolo, a mio parere, è bella nel momento in cui essa stessa dimostra di esserlo.
    Ognuno di noi potrà godere alcuni lati positivi della vita, perché la bellezza c'è, ma appassisce prima o poi.
    Tutto sommato non è sempre e solo bella la vita.

    Accantonando questo discorso, le mie più sincere condoglianze.

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  18. Caro Gianni, mi scuso per il ritardo di questo mio commento, e mi dispiace molto che tu abbia perso una persona così cara a te. Io che sto per separarmi dalla mia patria, probabilmente per sempre, per ora la vedo con più ottimismo: la patria è lì dov'è la nostra felicità. Non so cosa sentirò tra una quarantina di anni. Probabilmente in me batteranno due cuori.

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  19. Quando lessi la prima volta questo post, non c'erano commenti e mi sembrava una cosa così personale e privata che non me la son sentita di lasciare un commento. Che dire allora?
    E perchè proprio oggi mi sento in diritto di farlo?
    Perchè oggi è la festa della mamma, e io mia madre non la ho più e mi sento che la vita mi debba qualcosa.
    Anzi più di qualcosa e che io sia in debito della vita.
    Da ragazzina volevo emigrare, perchè mi sentivo sola.E pensavo che andando in un'altra città avrei trovato persone migliori, amici sostegno ecc ecc.
    Le cose cambiano e la casa, è quello che ti costruisci dentro il cuore.
    No non saprei più spostarmi dalla mia città anche se ancora oggi...Arriva quel vento che sembra chiamare proprio me e a cui vorrei dire: "Portami via".

    E adesso? E' giusto farti le condolianze pur non conoscendoti o sanno di circostanza?
    Non so a me facevano piacere.
    Mi dispiace.

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  20. Eccomi qui, secondo di quattro fratelli, tutti maschi, due dei quali hanno deciso che era ora di lasciare questa terra l'anno scorso. So bene quindi cosa vuol dire quello che hai passato e stai passando tu.
    Mi pare che la reciproca conoscenza di alcuni blognauti amici e la comune lettura di alcuni scrittori:Camilleri, Connelly, Graham, fanno sì che noi si possa entrare a far parte dei "sostenitori" di entrambi.
    Grazie del tuo incitamento.

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  21. Gianni.........anche tu maggiolino!!!!!!!!!
    Io sono il 15....tutti figli delle ferie!
    Auguri in ritardo!
    Baci ed una fetta virtuale di torta, che metto sul blog, è tutta tua!!!!!!!!Syl

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  22. ecco arrivare qui per la prima volta con la comunicazione di una questione cosi' privata e personale mi mette a disagio.
    la morte dei fratelli spesso si inscrive nella nostra vita come un segnale. che pero' si legge piu' avanti nel tempo. non so per te, immagino al momento solo dolore.
    volevo salutare.
    ciao
    a presto.
    Rossa

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  23. Grazie Gianni, starò super attenta e per quanto riguarda le imprecazioni poco rispettose......il babbo redarguisce, non credere, anche se ho 45 anni........no, ancora 44 per 2 giorni!!
    Ti abbraccio!Syl

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  24. penso che presto andrò via da qui...per i soliti motivi per cui si lascia la terra materna e per la mia indole irrequieta... ma sono certa che tornerò, o almeno questo è il desiderio...
    sento la tua tristezza...
    un abbraccio stretto....agnese

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  25. Grazie Gianni, sei dolcissimo........anche se è domani e mi hai fatto invecchiare 24 ore prima......grrr!!!!!!Un bacio grande!Syl

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  26. Siamo due sorelle, rimaste nella nostra terra, ma profondamente diverse. Lasciai la casa paterna in tenera età, convinta che la fuori avrei trovato ciò che cercavo. Trovai solo dolore e appesi i miei sogni al soffitto di legno di una stanza. Lentamente le loro luci svanirono, lasciando solamente l'effimero contenitore nel quale li avevo chiusi. Persi di vista ciò che mi aveva cresciuto e dove avevo le mie radici, per poi tornarci svariati anni dopo, con grande difficoltà. Mia sorella era rimasta li, aveva continuato a crescere sotto le ali protettive dei miei genitori, rinnegando completamente il mio Essere e negando a se stessa la possibilità di capire. Io tornai con l'amaro nel cuore, di aver scoperto cosa era effettivamente la vita. Lei sognò fino a trent'anni di poter realizzare i suoi sogni, fin quando ci sbattè così violentemente il volto, da rimanere segnata. Mentre io mi ero assuefatta al veleno che è la vita, prendendone goccia dopo goccia ogni giorno e mutando il mio sangue in antidoto, lei era rimasta pura fino a poco tempo fa. Ora le sorrido mentre l'abbraccio e mentre mi dice di aver compreso ora i miei passi. In me rimane comunque la razionalità e la conoscenza del vivere. In lei l'amarezza di aver puntato tutta la sua vita verso qualcosa di impossibile.
    Avrei voluto partire, e lasciare per sempre questi dolci clivi dove si disperde il mio sguardo. Ma mi rendo conto che c'è qualcosa in più che ancora non afferro, a tenermi ancorato alla mia terra. E non è famiglia, e non è l'amore o semplicemente un'idea. E' come se il mio corpo riposasse solo in queste terre. E da nessun altra parte così.

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