domenica 20 settembre 2009

UOMINI e TEMPI......

Le rare, vecchie foto di inizio secolo scorso, che guardo nella "Società Operaia" del paese, hanno qualcosa che le porta fuori dal tempo che conosco.
Ma non sono i cento anni trascorsi, che fanno degli uomini che mi guardano dalla carta ingiallita, esseri diversi: Hanno sempre due occhi e altrettante orecchie, sono in posa e sorridono all'obbiettivo.
Sono contadini, artigiani del ferro e del legno, fabbri ferrai, vasai e operai comuni......ma allora cosa, me li rende diversi da noi?
E' l' abbigliamento a sorprendermi.
Il loro "stato sociale", li vorrebbe trasandati, abiti rotti e lo sporco a intuirsi....ma non è così.
Tutti hanno il cappello, pantaloni ordinati, camicia bianca abbottonata al collo, o cravatta.
.......In questo tempo in cui tutto viene ridiscusso, valori affermati e tradizioni antichissime, dove l'importante è apparire fuori dall'ordinario e proiettare la propria immagine, come anticonformista (nel senso peggiore del termine), dove mostrarsi in maniche di camicia a prescindere dal ruolo ricoperto, ministro o presidente di un qualcosa, onorevole(!) o senatore della Repubblica.....quelle foto di uomini per lo più analfabeti, con mani callose buone per ogni fatica, mi fanno tenerezza e mi dicono di una innocenza oramai perduta.
Rapporto quelle facce del passato ai nostri uomini politici, terribile il confronto e perdenti gli ultimi, non tanto e non solo per gli abiti comunque cari e "firmati", ma per il linguaggio.
Rispetto dell'altro, buona educazione, toni civili, moderazione, hanno da tempo lasciato spazio ad una trivialità indegna di uomini che ricoprono incarichi pubblici di grande importanza e delicatezza.
Non sò se sia solo per paura di perdere il potere e quindi i privilegi, che la carica ricoperta assicura, che il linguaggio dei politici è quello che è: Volgare....., oppure solo per umana stupidità, o forse da ricercare tra le pieghe di una psiche malata e convinta, di una impunità assoluta, sia quel che sia.
Capire questo è compito degli psicologi, o forse di antropologi: dall'Uomo di Neanderthal all'uomo politico.
Non invidio i possibili studiosi del fenomeno, l'impresa è veramente di quelle d'altri tempi!!



6 commenti:

  1. Secondo me non bisognerebbe guardare al passato con nostalgia, ma verso il futuro con entusiasmo!!
    (mazza che frase da cioccolatini che mi è venuta fuori!!!)

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  2. @Tinta...
    Hai perfettamente ragione cara amica, questo è vero soprattutto per chi come te, ha più strada da fare, che non già fatta.
    Per la mia generazione (purtroppo), è più semplice e a volte anche dolce, guardarsi indietro, e sperare che il viaggio continui...
    p.s.
    bella frase, anche perchè adoro il cioccolato!!

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  3. Anche a me comunicano un senso di ingenuità e tenerezza, così come i racconti della vita famigliare e non, dei miei genitori e dei loro genitori.....sembrano lontani anni luce e non è così!
    Ma è vero, vantaggi e svantaggi e poi bisogna gurdare avanti......si, ma sempre strizzando l'occhio al passato.
    Un abbraccio!Syl

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  4. Mi piace molto quello che scrivi e lo trovo vero, abbagliante. Quegli uomini davanti all'obbiettivo che tu descrivi lavoravano duro per tutto il giorno, di vestito "buono" ne possedevano uno solo e doveva durare un'intera vita. Come possiamo oggi intendere valori come rispetto e onestà quando "avere" è più importante di "essere"?

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  5. Ciao Monteamaro...e intanto grazie per essere stato vicino anche quando io al contrario ho abbandonato un po' la scena...grazie davvero!
    Ho letto molto attentamente questo tuo post. che mi piace sia nella forma in cui lo scrivi che nei contenuti che esso espone che mi trova perfettamente d'accordo...avrei molte cose da dire al riguardo di questo argomento che spesso impegna la mia mente e le mie riflessioni, ma voglio fermarmi in questo mio commento al mio essermi fatta viva con gli amici che mi sono cari, e conto di ritornare qui per leggere anche gli altri tuoi post che non ho potuto leggere ora.
    Ti auguro intanto di passare un buon fine settimana e lascio il mio affettuoso saluto

    Franca

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  6. Ho conosciuto un quasi ottuagenario che gioca ogni giorno al superenalotto perchè ha un sogno, quello di comprare un attico che tanto gli piace a piazza Barberini davanti la fontana del Bernini, perchè chissà quando ha visto un cartello "vendesi".E' meraviglioso continuare a sognare fino alla fine e io spero veramente che questo signore coroni il suo sogno, solo perchè c ha creduto così tanto...

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