giovedì 3 gennaio 2013

Volevo fare il.....

Quand'ero ancora ragazzo, e sognavo ancora da ragazzo, avrei voluto da grande, fare  nellordine i seguenti mestieri: Il Bidello, Il Maestro Elementare, il Professore di Lettere, il Soldato di professione, il Pilota di aerei (da guerra) , lo Scrittore, L'esploratore, il Detective privato, il Salvatore della Patria, l'Agricoltore, il Poeta e un sacco di altre minchiate che qui non sto ad elencare.
Ma il primo, il primissimo sogno sognato, era di voler fare il PASTORE.
Si, pastore con tanto di gregge!
Ah quanta invidia per quegli uomini che al sole o con pioggia, vivevano le campagne! Quanto tempo avrei avuto per lèggere pensavo, e quanti bastoni avrei potuto modellare per poi mostrarli alle ragazze, per non dire di zufoli e fionde!
Beh di pascoli oggi c'è nè pochi, le greggi ingrassano nelle stalle, e i pastori si chiamano imprenditori.
Il nostro tempo quello che viviamo ora, ci vuole e ci fà più pecore che pastori, quando accettiamo o subiamo soprusi, ingiustizie palesi e torti senza indignarci, quando diciamo si, e invece vorremmo e dovremmo urlare un NO, quando ci accontentiamo di quello che ci basta, quando non ci sporchiamo le mani, e quando infine, pur riconoscendo la malafede, ridiamo alle battute di chi la usa ci usa, e che probabilmente ci definisce gregge.


7 commenti:

  1. Io da grande avrei voluto fare il falegname.

    Sul berlufolle mi sono rattenuto fino alle 19.35 di venerdì 11/1 poi non ce l'ho fatta più e un'ora dopo mi son dovuto sfogare.
    Chiedo scusa se non sono riuscito a fare meglio.

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  2. Fra poco le elezioni, un'occasione per cambiare, per non essere più gregge. Temo sul "coraggio" degli italiani

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  3. sai cosa rispondevo a chi mi chiedeva cosa avrei voluto fare da grande? la mamma...
    mi sembrava la cosa più importante e bella del mondo, dare e ricevere amore...forse perché per me era un miraggio...
    adesso sono mamma, ed è la cosa più bella che mi sia riuscita nella vita, senza retorica...
    ritornando al tuo post...io sono fiduciosa nel gregge, perché ci sarà sempre qualche pecora nera :)
    così come esistono ancora bravi pastori...
    ciao caro amico e felice di rileggenti :)

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  4. a nove anni mio padre rimase orfano e dopo il funerale venne caricato su un biroccio e affidato ai parenti "sciuri" della defunta madre. lo fecero accucciare a terra, come se fosse stato un cagnolino. lui, con l'intuito istantaneo che hanno solo i bambini, non fece in tempo ad essere scaricato dal biroccio che decise di scappare dagli zii paterni, poverissimi pastori "marelli", cioè non sposati. i suoi ricordi di quel periodo, affidati alla parola scritta, sono le pagine più belle delle sua memorie.

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  5. Mi dispiace dirlo ma sono più che convinta che continueremo ad essere pecore. E' triste dirlo ma ne sono più che convinta. Abbraccio caro

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    1. AnnaMaria! Non riesco a commentare i tuoi post, mi collego al tuo blog, e mi appare immancabilmente la finestra con scritto ERRORE, impedendomi di continuare. Ci provo sempre, e mi spiace non poterlo fare...mannaggia! Continuerò a provare, spero di scoprire la causa. Nel frattempo un grande abbraccio dal Molise!

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    2. Sono riuscita a mettere a posto... Scusami ma l'errore viene da me che pasticcio sempre. Sono stata in Molise a Natale...si stava così bene nonostante il freddo e come al solito sono ingrassata, l'aria natia mi fa questo effetto
      P.S sono riuscita ad andare finalmente in pensione, quindi credo che verrò giù spesso ora.
      Abbraccio fortissimo.

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