sabato 18 giugno 2011

In fretta...troppo in fretta!




Osservo i campi di grano già mietuti, e penso che solo poche settimane fa, erano ancora sul verde.
Veramente ogni cosa, và troppo in fretta.
Bruciamo ogni evento come fosse una ragione di vita o di morte: Infanzia, adolescenza, prima volta, studi, lavoro, sentimenti, liti e addii, bici, moto, macchina, viaggi... Tutto passa velocemente, senza avere il tempo di poter assaporare ciò che si vive: Ma èquesto il vivere?
Pavese, mi riconcilia col mondo... e un pò mi intristisce.

3 commenti:

  1. In effetti se le cose durassero, non ci sarebbe spazio per il rimpianto ma forse perderebbero il potere di attrazione che esercitano in virtù della loro provvisorietà. So che ami molto Pavese, lo dichiari anche nel tuo profilo. Ciò che ho letto di questo autore mi è piaciuto molto, per la profondità ed il respiro lento degli scritti, quasi ogni sentimento continuasse appunto a durare, ad accompagnare i personaggi durante tutto il corso del racconto. L'intimità di cui Pavese ci mette a parte non mi è capitato di ritrovarla in altri autori, pur grandi.
    Un caro saluto!
    Giacinta

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  2. Ti sto leggendo, in questo momento. Ed ogni volta è come conoscerti. Buon istante Gianni.

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  3. Ciao Gianni, abbiamo in comune, oltre il Molise, anche Pavese! Meraviglioso!

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