martedì 6 ottobre 2009

Post (quasi) triste...

Il mio paese natale, dista dalla città in cui abito circa 18 km.
Domenica mattina come tante altre volte, puntata al cimitero a salutare papà e mamma, che nonostante la mia età, e gli anni passati da che non li ho più, mi mancano ancora terribilmente.
Fiori, pulizia lampade e lapidi, un breve parlarci, poi "giro" quasi completo a ricordare le tante persone che conoscevo, e perse di viste per gli anni vissuti lontano, rincorrendo quel benedetto lavoro che il paese non riusciva a darmi.
Ho rivisto Salvo, l'amico d'infanzia che a 13 anni ci ha lasciato, ora lo guardo sempre bambino, col sorriso uguale ad allora, e rivivo attimi oramai antichi di un giorno lontanissimo, era il marzo del 62, io avevo 11 anni, e mi commuovo.
E' un continuo salutare il mio, persone che hanno fatto parte di una adolescenza volata troppo in fretta.
Mi dico che se la vita, con il mio essere migrante, mi ha dato opportunità e possibilità di crescita umana, nei vari aspetti che la contemplano.....mi ha anche tolto cose cui tutti dovrebbero avere diritto, e il poter realizzare sogni e progetti, dove si è nati, credo dovrebbe essere un diritto di tutti.
Ho un altro momento di commozione leggendo una poesia....

ancora una volta
come due vecchi bambini
camminiamo mano nella mano
sempre uniti
nella tormenta
incontro
all'ultima primavera

E' una moglie che la dedica al marito scomparso da poco. Avevano entrambi 80 anni.
La lettura della poesia, mi riconcilia con la malinconia addolcendola, lascio il piccolo cimitero con il rinnovato convincimento che, l'Amore, è l'energia più pulita dell'intero universo.


5 commenti:

  1. Una bella riflessione, un bel post. Mi rincuora il messaggio di speranza mentre tratti un argomento così triste seppur così condivisibile...Ti abbraccio.

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  2. Ecco avevo bisogno di piangere ma non mi uscivano le lacrime...ci hai pensato tu...

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  3. E' vero, è l'energia più pulita del mondo e se ne hai da dare, costa davvero poco, sorga da solo dal cuore.
    Ma è merce rara, l'amore, quello vero, quello disinteressato, sincero e tenero, quello che ti farebbe donare metà della vita che ti resta alla persona amata, per poter vivere più a lungo insieme....io sono ancora "abbastanza" giovane, conto 44 primavere e vedo intorno a me solo coppie che scoppiano, perchè?
    Stò con mio marito da quando avevo 17 anni e di difficoltà ne abbiamo superate a non finire.
    Perchè la maggior parte dei miei coetanei, no?
    Sicuramente siamo stati molto fortunati ad incontrarci ed a crescere insieme, anche se lui è ben più grande di me(9 anni), però siamo comunque maturati vicini, col tempo, le risate a crepapelle ed i pianti disperati.
    Perchè per la massima parte non è così?
    Anche l'arrivo di un bimbo, ha distrutto molti amici, un bimbo voluto!
    Che succede?
    Dov'è quell'amore per il quale mi sento bestia rara, guardata talvolta con curiosità e talvolta con compassione, ma sempre con una gran dose di incredulità?
    Boh, non riesco a trovare alcuna plausibile, globale, giustificazione a questo sfascio.
    Mi piace immaginare l'anziana signora che scrive parole così semplici per un amore così grande.
    Grazie!Syl

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  4. Sei riuscito a far commuovere mia madre !!!! un abbraccio

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  5. Ciao Monteamaro, ultimamente oltre che non venire a commentare gli amici blogger, in questo periodo riesco ad esprimermi con fatica...ho anche fatto post che sono impersonali e parlano di cose della nostra società che però mi affliggono e d è prorio l'ultimo tuo commento che mi ha mi ha fatto perdere per un momento la prigrizia di commentare gli altri.
    Il tuo post ha commosso anche me, soporattutto con la popesia della sposa che scrive allo sposo che la lascia...ed è una ottantenne, ma per venire al commento che tu hai messo al mio post sulla pubblicità dei farmaci è una riconferma di come le multinazionali godono di una sottile manipolazione senza che ce ne possiamo rendere conto...quello che tu hai visto in quel post è vero, cioè il ragazzo che scrive sui muri per fare contenta la sorellina ammalata...ma tieni presente che la pubblicità non voleva raggiungere quello scopo, la multinazionale deve vendere farmaci possibilmente facendo leva sulle emozioni delle persone, se riuscivi a leggere il commento del giornalista e soprattutto i commenti che i lettori ne facevano, avresti avuto un ulteriore punto di vista.
    Il business dei farmaci detiene quasi il primato dei guadagni e non certo perchè tutti i farmaci che producono sono utili alla salute...ma purtroppo questo spesso viene assecondato anche dai nostri medici curanti...capisco che ci sono medicine salvavita inevitabili, ma il giro di affari delle aziende che producono farmaci non ha nel suo intento una funzione filantropica ma solo esclusivamente di utile ed è già tanto se possiamo essere sicuri che con certe medicine non ci procurino altri guai oltre quelli che cercano di curare con la medicina.
    Milioni di uomnini al mondo muoino per medicine essenziali, e nessuna casa farmaceutiva ha mai messo a disposizioni granchè per contribuire alla salute di questi uomini, mentre qualche concerto di qualche Rockstar ha stanziato molto per opere di beneficenza..l'artista in qualche modo è sempre sensibile ai temi sociali...non le industrie del farmaco.
    Scusami per la grande polemica...ma almeno mi hai spronato a scrivere e mi serve..
    Mi piace questa cosa che stai facendo la raccolta delle olive, mi fa immaginare scenari che mi sono familiari anche se personalmente non li ho mai vissuti in prima persona.
    Un saluto per una buona settimana
    Franca

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