mercoledì 25 marzo 2009

Lo Stivale spezzato

A "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, 25 marzo 2009:

Roberto Saviano.

Non ho mai letto , ne visto prima di questa sera Roberto Saviano... e mi sento in colpa.
La persona che mi parla dallo schermo di Raitre, cattura subito la mia attenzione, c'è qualcosa in quegli occhi che racconta di morti ammazzati e del Meridione, che li fa diversi e li rende veri perchè capisci che quello che trasmettono è partecipato, sofferto, spogliato di enfasi e di spettacolo.
Saviano parla quasi con difficoltà, pare stenti a trovare le parole, eppure ogni sillaba procura una emozione forte, facendomi sentire parte di quelle storie che sgrana senza pause e che seppur diverse nei nomi, hanno un unica matrice che le fa uguali: La violenza.

Meridione... questo pezzo di Italia che pare collocato in un altra dimensione di tempo e di spazio,
ancorato in un tempo che non dovrebbe più appartenergli, e che invece lo risucchia nel mondo creduto finito: Quello dei "don", e dei "guappi", dei signorotti e dei capibastone; come in una camicia di forza è stretto tra "caporali e capipopolo" e che lo serrano come in una morsa umana, impedendogli di alzare la testa, e capire che la storia è andata oltre e non fin dove arriva lo sguardo.

Meridione... inquieto e immaturo, terra bella, ricca...depredata della cosa più preziosa avuta in dono dall'uomo: La Speranza.

Come Saviano, anch'io sono teso e arrabbiato con tanti... anche con me, ma soprattutto con coloro che ci avevano illuso che qualcosa poteva cambiare, se solo gli fosse stata data fiducia.

E invece anche da loro siamo stati traditi.
Siamo tutti confusi perchè non c'è più differenza tra un potere ed un altro, destra e sinistra, predoni di terra e di uomini, di idee e di libertà, uniti e simili, pedagoghi alla rovescia come in un mondo all'incontrario dove il merito è lasciare l'alunno ignorante e sotto schiaffo, nascondendogli che un nuovo giorno è possibile, perchè se fa alba a Torino o a Milano, a Udine o Belluno: Dovrà far alba anche a Napoli , a Bari, a Catanzaro o Palermo!

Abbiamo compreso oramai, che nulla potrà cambiare sino a quando affideremo il nostro futuro ai D'Alema, sempre fuori da ogni mischia che conti davvero, bello a sentirsi, elegante nel linguaggio e nei modi...ma eternamente attaccato al comando e ai compromessi: Basta!
Basta anche ai Rutelli ancora alla ricerca di un suo futuro politico, basta ai vecchi occupanti di poltrone in ogni sede...nazionale, regionale, provinciale, comunale, circoscrizionale, di oratorio, basta!! ..... E meno male che Veltroni si è cacciato da solo!

Siamo orfani, figli di nessuno, buoni a emigrare e ad essere etichettati pezzenti, elemosinieri e sfaticati, mafiosi, camorristi, ladri a prescindere e buoni a nulla, neri, retrogradi e monnezzari.

Siamo senza eroi da celebrare, se non i tanti trucidati a tritolo e bombe vigliacche, non abbiamo più santi da invocare, nè parlamentari cui guardare perchè questi, hanno le pance piene come le agende di parenti, e amici degli amici a tavola.
E questo fa male, perchè ti fa sentire solo, sai che l'Italia è la tua Terra eppure qualcosa ti fa sentire come un ospite sgradito e malsopportato, c'è un nuovo mondo definito Villaggio Globale, e noi abitiamo ancora il Villaggio Tribale...

In tanti, ci fanno sentire Italiani di serie B, inferiori per meriti e diritti...anche i tanti amici che abitano "L'altra Italia", quella che produce, che si rimbocca le maniche, quella del miracolo del nord est, quella che non ruba.... strano, ma a volte ce ne convinciamo anche noi.

Ogni tanto quel tarlo che ci scava il cervello facendoci complici, di un sistema malato, si ferma.

Ma quel tarlo non muore da solo.
C'è sempre un Uomo che inizia la lotta, che vinca o che perda non serve saperlo, l'importante è dire al mondo che il Meridione ancora vive, e possiede un anima e un cuore, e che ci sono Uomini normali, a ricordarlo, per questo voglio dire il mio GRAZIE, a Roberto Saviano.

6 commenti:

  1. L'ho visto anch'io ieri sera e mi ha profondamente colpito. Come sempre. Così giovane ma con quella tristezza muta e umile negli occhi mentre racconta storie che feriscono, indignano, ti entrano dentro...E ancor più mi fa indignare il fango che gli gettano addosso, il tentativo continuo di ridicolizzarlo, di sbugiardarlo, di minimizzare la gravità di ciò che denuncia. Ne dovremmo ascoltare uno ogni sera di uomini così...

    RispondiElimina
  2. Grazie a te per questo post pieno di amarezza ma anche di tanta voglia di vivere, nonostante tutto.

    RispondiElimina
  3. Che dire...ho imparato a conoscere il Meridione frequentando l' università,non viaggiando,ma vivendo quotidianamente con la gente.
    E cosè il meridione glielo leggi negli occhi,è vero,hanno la terra negli occhi,il mare e quel giallo del sole e del grano.La medaglia a doppia faccia del sud,il bello e il brutto,il buono e il male e se è ancora così,purtroppo la colpa è di chi decidiamo che debba sedere su quella poltrona,la colpa è di tutti coloro che quelle poltrone le hanno scaldate e le continuano a scaldare.
    Pochi sono stati gli uomini ai quali è iportata veramente la questione meridionale.Un po di sere fa parlavo appunto con un mio amico pugliese e dicevamo che finalmente si sono decisi di fare una fiction su un personaggio "diverso".Un paio di settimane fa infatti la rai ha proposto un film su Di Vittorio,sollevando la questione del sud che nel 2009 ancora non è stata risolta e sinceramente è a mio parere migliorata ben poco e il divario tra nord e sud è abissale.
    Dovremmo conservare quelle terre,quella gente,quel cuore grande che hanno,quell' attaccamento al primordiale e all' antico che hanno e accettarle anche quelle differenze di costume che ci sono tra nord e sud,il bello è proprio questo!!

    RispondiElimina
  4. Anch'io, sul mio blog, ho detto semplicemente grazie a Roberto, per tante cose..

    RispondiElimina
  5. Ciao è tutto troppo vero e sofferto il tuo post...tu che hai visitato il mio..se lo ha sfogliato un po' ti sarai reso conto che di post politici (se così si può definire ne ho fatto solo uno...quando si è dimesso Veltroni).
    Già da un po' pur essendomi riconosciuta per molto tempo in quella che si definisce "sinistra" mi sono resa conto che la politica è quello che è..non possiamo affidarci alle sole persone che dovrebbero rappresentarci per sperare in migloramenti...piccole cose si possono fare anche in proprio, ed io mi sto regolando così...e basterebbe trovarsi anche in 7 o 8 nella stessa cittadina per cambiare molte delle cose che sono davvero odiose...quanto al mezzogiorno che è la terra delle mie origini (io vivo in provincia di Milano da quando avevo 5 anni..) se può consolarti sono due facce della stessa medaglia...nell'insieme non credo che il Sud è peggiore del Nord...pregi e difetti si bilanciano, quelli che del Sud soltanto saltano più facilmente agli onori delle cronache!
    Ti ringrazio del tuo passaggio e spero di comunicare ancora
    Franca

    RispondiElimina
  6. Ciao, ho visto che sei iscritto fra i miei lettori fissi, mi sono permessa di fare un post per te, per segnalarti una rubrica radiofonica.
    Quello che intendo segnalare è stato trasmesso questa mattina, e ascoltandolo...mi è tornato alla mente, questo tuo post che io ho pure commentato anche se non ho fatto riferimento preciso a Saviano, argomento con cui tu apri la tua rgomentazione.Mi sono permessa di farlo perchè mi piacerebbe davvero scambiare con qualcuno anche notizie un po' più fuori dai circuiti troppo mediali.
    Spero che tu non prendi la cosa, come un voler fare la maestrina...ma è che sento quasi il dover a volte di divulgare quello che io ho trovato in alternativa alla TV, anche se pur sempre di rete nazionale si tratta in questo caso.
    Ma quando non basta, vado anche oltre.
    Un saluto con simpatia
    Franca

    RispondiElimina