giovedì 19 agosto 2010

Il Mestiere del Vivere

C'è è vero, un mestiere più vecchio del mondo, ma forse non è quello, il più difficile, lo è probabilmente, il "Mestiere del Vivere."
Guardando indietro nel tempo vissuto, ti accorgi che mai lo è stato della stessa intensità, di gioia o sofferenza, speranza o delusione, incontri o addii, preghiera o imnprecazioni.
Ci sono giorni, a cui non basta una luce più forte perchè ci sia chiaro nel cuore.
Anzi, quel chiarore di più ancora scava buche, e lì ti rifugi lontano da parole e da occhi che ti guardano.
E si stà bene in quel buio che diventato amico, fà compagnia e protegge, perchè non c'è null'altro di buono, quando hai il buio nel cuore, che il buio intorno te.
Si, ti ripeti che è questa la vita, alti e bassi, continue fughe e inseguimenti, che tutto è gia scritto e che per ogni uomo è questo il destino: Ma ugualmente resti sorpreso dalla durezza del vivere, dalle continue curve che fanno sbandare, e che sempre ti lasciano un senso di inadeguatezza nell'affrontarle.
Ci si accorge allora, della precarietà di ogni cosa, compresa la vita, ma a noi non resta che viverla, perchè a guardarla per bene, è l'unico Bene che possediamo..


11 commenti:

  1. Che bel post...la precarietà della vita, in fondo il bello di essa sta proprio in questo. Bacio caro amico

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  2. Mi hai commosso, Gianni. Riesci a descrivere quel certo stato d'animo con le immagini che meglio possono renderlo ( il buio, la luce ). Mi chiedo come sia possibile che tu abbia momenti di sconforto, perchè non mi sembra tu possa cercarli. Forse è nella tua raffinata sensibilità la ragione della tua amarezza. Ma , come tu stesso sottolinei, il mondo non è fatto a nostra misura e conviene imparare il " mestiere ", in tutti i sensi.
    Un bacio.
    Giacinta

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  3. Lo definisco da tempo anch'io un mestiere quello di vivere. Tempo fa lo dicevo con ironia, ora un pò più seriamente. Ci sono periodi della nostra vita in cui ci sembra tutto più faticoso, persino il respirare. Dicono che certe malinconie prendono solo gli animi più sensibili e che poi tutto passa. Lo so, non è una gran consolazione per chi sente il buio amico, ma bisogna resistere e avere il coraggio di guardare avanti. Tutto muta. Niente rimane uguale a se stesso, neanche il buio, che un giorno ti sembrerà pesante da sopportare e avrai voglia di riapprezzare la luce. E' il mio augurio per te. Non mollare.

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  4. E' proprio vero. Viviamo nonostante tutto, nonostante la vita stessa. E andiamo avanti, e camminiamo e annaspiamo e comunque viviamo.
    E torniamo a sorridere, nonostante la vita.

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  5. ...se mi fosse possibile, stasera ti passerei a prendere e ti regalerei una serata di chiacchiere e vicinanza di vedute. Ma forse sarebbe rischioso perchè potremmo non rientrare...

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  6. Purtroppo solo quando vedi una vita andarsene ti accorgi di quanto sia importante viverla

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  7. la tristezza modifica lo sguardo sulle cose. c'e' un tempo di sospensione, necessario, prima che il peso riacquisti il suo valore, il passo la direzione e la luce la sua intensita'. se ci dimentichiamo il pieno, a un certo punto ci coglie il vuoto.
    "tra un fiore colto e l'altro donato
    l'inesprimibile nulla"

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  8. Ciao Gianni. Speso mi trovo a pensare:" Questa vita miè toccata in sorte, devo quindi giocarmela meglio che posso, dato che è l'unica che ho.". Mica facile. Però è dannatamente necessario perchè è duramente vero. Una sola possibilità: a noi, solo a noi, la possibilità di guidare il nostro destino attraverso le difficoltà e gli ostacoli che ci si parano davanti e di renderle sopportabili, vivibili. Se poi, siamo così bravi da riuscire, almeno di tanto in tanto, a farle rendere a nostro favore, di fare tesoro di ciò che dolorosamente il destino ci insegna e che ci rende un pò speciali .......beh, abbiamo già vinto.
    Si, abbiamo vinto sull'apatia, sul tempo che scorre inesorabile ed indietro non torna.
    Abbiamo vinto perchè abbiamo vissuto, abbiamo avuto il coraggio di fare il mestiere più incredibile del mondo: no, non è quello "là".....ma quello del viaggiatore; esperto, prudente, coraggioso, instancabile, dolcemente fragile, indomabile nella sua voglia di proseguire, magari a volte lentamente, ma comunque di proseguire, attraverso la vita.
    Un abbraccio!Syl

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  9. La tua profondità mi lascia senza parole: sei sempre così analitico e saggio. Mi ricordo i tuoi commenti ai miei post più disperati, pieni di conforto e voglia di sollevarmi. Ti ringrazio di cuore e ti dedico il Premio Dardos sperando che il momento che stai attraversando passerà più presto possibile, e che ritroverai la tua pace interiore.
    Un caro saluto!

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  10. Passerà, te lo giuro passerà.
    Lascerà un segno, forse una ruga che scoprirai una mattina per caso, ma passerà e la tua prima risata quando riuscirai a scrollarti di dosso il peso del buio sarà fantastica. A me è successo così.
    Un abbraccio

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  11. Sai Gianni, credo che di fronte alla durezza di alcune prove che la vita mi ha messo davanti, senza un angolo di buio in cui rifugiarmi mi sarei sgretolata in mille pezzi...
    Pero' la notte non dura in eterno, e allo spuntare della luce si smette di strisciare, ci si rialza in piedi, si riprende a camminare dignitosamente, e magari un giorno si impara anche a volare, o lo si reimpara se gia' l'abbiamo fatto prima che qualcosa ci spezzasse le ali...
    Concordo in pieno con Syl, che riassume in poche parole un pensiero di Calvino: due modi ci sono di vivere l'inferno, uno e' accettarlo e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu', l'altro esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e sapere riconoscere, in mezzo all'inferno, chi e che cosa non e' inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

    Ero gia' partita quando mi hai lasciato il tuo abbraccio, ma era lì ad aspettarmi quando sono tornata, e ora lo ricambio con tutta la forza che ho.
    Tua Dona, con affetto.

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