giovedì 4 febbraio 2010

La spina nel cuore

C'è in noi un mondo intero, che escludiamo all'intero mondo.
E' una terra che ha mura altissime, fossati e ponti levatoi, giuda e spie ne restano fuori: Solo occhi sensibili e amici veri, ne percepiscono l'esistenza.
E' un mondo senza sole quello che abita in noi, ci dà freddo anche quando bruciamo al caldo di una risata, che bussa ed entra senza mai aspettare un si, che scuote e svuota un corpo forte, e spezza l'anima più pura.
E' la nostra "Spina nel cuore."
E' la pena che nessuna sa, è il dolore che tacciamo, è la tristezza che ci coglie improvvisa in un momento qualunque, che lascia senza fiato o voglia di null'altro che non sia buio e silenzio.
Eppure, respiriamo, cantiamo, ridiamo, amiamo, viviamo.
Dolore e vita si fondono in noi, ci confondono mostrando più mondi possibili, un attimo è luce, l'altro oscurità.
La mia spina nel cuore, è Gabriel, il mio nipotino.
La mia vita, luce, gioia, è Gabriel, il mio nipotino.


5 commenti:

  1. Si Gianni, è una spina che resta lì, sempre, che quando s'impossessa della nostra razionalità, ci leva tutto.
    A me anche la voglia di vivere.
    Sono morta il 19 gennaio di 4 anni fà: non puoi essere aiutata ad avere un bimbo, il tuo fisico non può farlo.
    Se arriva da solo, bene, sennò rassegnati.
    Duro verdetto.
    Una fetta di me è finita lì.
    Finita col sogno di Cecilia, Angelica, Marco, Alessandro...i miei bambini che non sono mai arrivati.
    Gli scrivo spesso in un piccolo file segreto.
    Ed ora stò piangendo.
    Gabriel....come l'arcangelo....Syl.

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  2. La mia spina si chiama Angelo, ed è mio fratello. E' un pensiero che non ci abbandona mai quella spina e fa in modo che il cuore sanguini continuamente.
    Un abbraccio e tenezza per Gabriel...

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  3. Forse non ci crederai ma della tua spina nel cuore, pur non conoscendoti e, quindi, non conoscendola, ne ho sempre avuto certezza...
    Sei un uomo con una spina nel cuore. Ma questo ti rende ancora più caro a me.

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  4. @lasettimonda: Si muore continuamente cara Syl, per qualcosa che finisce, oppure per un sogno che non sarà.
    Mi chiedo spesso se dare un senso alla sofferenza, abbia senso.
    E come dare significato ad un dolore che viviamo...
    La fede mi aiuta in questo, l'essere sofferenti ci cambia, e il credere che infine ogni cosa è parte di un Disegno che và oltre il nostro sapere, mi rasserena.
    Toccare poi quel mondo misterioso ma così reale, della sofferenza, può paradossalmente migliorarci, perchè se da un lato ci toglie qualcosa, dall'altro ci consente di "vedere" cose che altri non vedranno mai.
    Sei nata nuovamente cara Syl, continua ad essere la bella persona che sei, tu sei preziosa: per i tuoi, per me, per tutti!
    Abbracci abbracci!!

    @Angelo azzurro: Grazie caro Angelo, per la tua Spina che hai unito alle nostre.
    Conosco bene, quei pensieri che non fanno vivere.
    E grazie per l'abbraccio al mio Gabriel, è un dono grande!

    @Wilma: Sai Wilma, è difficile parlare delle proprie sofferenze.
    In questo mondo che ci siamo creato poi, lo è ancora di più.
    E allora ridi, scherzi, vivi, anche se a volte
    vorresti solo scendere al fondo, e rimanerci.
    Ma non lo fai, perchè sai che per qualcuno la tua presenza è preziosa, e allora torni in superfice, anche se il dolore è grande.
    Perchè il sapere che l'aver senso, dà significato ad ogni vita, anche quando sembra impossibile.
    Hai occhi buoni cara Wilma,
    l'altro nome della spina, quello cattivo, è Sindrome Dismaturativa.
    Grazie per il tuo esser-mi vicino, la buona compagnia non ha prezzo!
    Abbracci!

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  5. Ciao Gianni...eccomi! è da un po' che non apro il tuo e altri blog...e trovo questo post...caro Gianni ti abbraccio affettuosamente unendomi alla tua spina, consolando così la mia.
    Non passa il dolore quando è profondo, ma poter condividerlo con altri lo addolcisce un po', del resto non c'è Rosa senza spine...se abbiamo avuto la rosa la spina ci sarà!
    Un abbraccio fraterno e un caro saluto
    Franca

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